Synaulia
La
musica dell’antica Roma vol.2
Ogni
tanto anche il nostro paese ha un sussulto di orgoglio e si pone
come ammirata avanguardia culturale nei confronti degli altri stati…Accade
raramente,ma in tali casi è una gioia poter parlare dell’evento.
Un caso che sicuramente farà discutere gli ambienti culturali
meno retrivi e più attenti deriva dall’uscita del secondo
volume della saga filologico-storico-musicale dei Synaulia singolare
ensemble che si propone di ricreare musiche e atmosfere della antica
romanità.
Deus ex machina di tale progetto è Walter Maioli, personaggio
dall’itinerario curioso e affascinante,che senz’altro
ha già lasciato un imperituro segno del suo passaggio artistico
come musicista “puro” in contesti irrinunciabili come
Aktuala,gruppo che ha inventato la world music quando ancora non
si sapeva cosa tale definizione volesse dire,ma anche come paleorganologo,specialista
di archeologia sonora e delle culture dei popoli indigeni.
Basterebbero questi pochi miserrimi cenni per lasciarsi incantare
da questo artista,ma una occasione in più per apprezzare
il suo lavoro ci viene da questo nuovo cd edito da Amiata Records
improntato sugli strumenti a corda nell’antica Roma.
Se il primo volume (datato ’96 ed ancora reperibile) si concentrava
sugli strumenti a fiato esplorando al contempo il lato marziale
e quello bacchico-dionisiaco del mondo sonoro romano,questa volta
ci troviamo a che fare con momenti più spogli intessuti dai
vari strumenti quali la Lyra, la Cithara, la Sambuca, la Pandura
meticolosamente ricostruiti sulla base iconografico-letteraria dell’epoca.
Non è raro poi che a tali magnifiche volute sonore si aggiungano
dei ficcanti e pertinenti interventi recitati tratti dall’opus
Ovidiano,non a caso il cd si apre con una graditissima partecipazione
del maestro Giorgio Albertazzi che subito ci catapulta in una nuova
esperienza spazio-temporale.
Ascoltando questo irrinunciabile lavoro viene da sorridere a pensare
a tutti i patetici tentativi cinematografici di ricostruzione delle
sonorità pre-cristiane in genere…
Un lavoro simile andrebbe premiato anche per la notevolissima ricerca
filologico-storica che lo precede, una ricerca del quale si è
accorto anche il regista Ridley Scott che ha voluto inserire due
pezzi di Synaulia nel suo film “Il Gladiatore”.
Parlare dei singoli pezzi (interessanti anche per mostrare la contaminazione
tra cultura latina e mondo orientale) sarebbe operazione pleonastica,
poiché Synaulia lo si deve apprezzare per l’unicuum
sonoro-concettuale che esprime,piuttosto mi sento di affermare a
conclusione di queste mie considerazioni che un lavoro come questo
è la più lampante dimostrazione del fatto che anche
con un cd si può fare e diffondere cultura.Ammiro Walter
Maioli anche per questo suo ruolo paideutico,se vogliamo…
Un album che consiglio spassionatamente anche agli ascoltatori non
avvezzi alla ricerca musicale: troveranno comunque musiche immaginifiche,
un lavoro grafico e documentativo di primo ordine (va dato merito
all’Amiata records per questo) e tutta l’esperienza
di un artista che la cultura mondiale non può che invidiarci…Il
talento di Maioli appartiene senza dubbio al mondo intero.
di
Antonello Cresti |