RHOMBUS - BULLROAR
Il rombo volante
simboli sonori archetipi
un patrimonio comune dell’umanità
Rhombus, il rombo volante, generalmente
chiamato in inglese bullroarer, muggito del toro, un
aerofono a rotazione aerea, è lo strumento sonoro considerato “sacro” per
eccellenza, uno dei principali simboli sonori archetipi.
Presente nella preistoria , nel mondo antico e presso i popoli primitivi
di tutto il mondo dove viene impiegato per i medesimi misteriosi scopi
rituali di iniziazione.
Il suono viene prodotto dalla rotazione aerea della tavoletta, che generalmente è costruita
in legno, oppure in bambù, osso, corno, pietra e persino con le
piume.
Suono archetipo primordiale dai potenti effetti psicoacustici capace
di agire a livelli profondi sui nostri meccanismi biologici di reazione
agli stimoli sonori, infatti questo suono suscita ancor oggi in chi lo
ascolta, un intimo e inquietante stupore.
Il rombo con il suo movimento circolare, crea effetti ottici e sinestetici
come uno stroboscopio: quando si varia la sua velocità di rotazione
si ottengono differenze di frequenza e variazioni ritmiche.
Anche i disegni sui rombi (che sono simboli sonori archetipi), come quelli
sulle due facce delle ali delle farfalle, concorrono a creare effetti cinematici. |
Un patrimonio comune dell’umanità
Lo strumento sonoro chiamato rombo volante costituisce per i suoi
straordinari significati simbolici, artistici, e culturali un patrimonio
comune dell’umanità.
Pertanto merita studiare e approfondire le ricerche sui rombi volanti.
Non possiamo paragonare il valore della Gioconda di Leonardo, o l’opera
di qualsiasi grande artista in confronto ad uno strumento
simbolo sonoro archetipo così universale e ancora
in parte sconosciuto e assolutamente non ben documentato, analizzato
e compreso pienamente in tutti i sui aspetti come in realtà merita.
Quindi è necessario creare un gruppo di ricerca e studio che possa
rintracciare i diversi rombi volanti presenti in tutto il mondo (vedi
ricerca sulle 128 immagini di rombi raccolte da Walter Maioli, Fred Gales
e Frans Evers ) riportarne le misure, il peso e altri dati che purtroppo
non sono riportati sulle ricerche sinora raccolte e divulgate (tra l’altro
per esempio, quasi tutte le immagini di rombi raccolte nelle ricerche
sinora svolte sono disegni in bianco e nero, quindi mancano i colori
).
Così stendendo un inventario e una catalogazione approfondita
dei rombi volanti, potremo realizzare un’opera totale, di carattere
universale e dare al “villaggio globale” un tassello, un
punto culturale in più, qualcosa di veramente “globale” che
appartiene a tutta l’umanità sin dalla preistoria. |
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