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CD e DVD | Futuro Antico | CD Caverne Sonore | CD I Flauti Etruschi | Synaulia vol.I e vol. II | | ||
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Futuro
Antico
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Premesse
scritte dal passato
Testo riportato dal depliant del gruppo musicale Futuro Antico, scritto da Adriano Abbado, che si occupava della parte visuale , Walter Maioli, Riccardo Sinigaglia e Gabin Dabiré . Milano, 1980 Allo stato attuale il panorama culturale nel mondo si
presenta quanto mai vasto e multiforme. |
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Musica
senza epoca ne luogo
Testo di Walter Maioli, Foresta di Barbarano Romano, 2005 Sono passati decenni dalla “visione” di Futuro
Antico, e più di trent'anni da quando mi occupo di world fusion
music, fondando il gruppo Aktuala. Quindi possiamo iniziare a trarre delle
conclusioni, verificare se il messaggio è giunto, se la visione
sonora anticipava i tempi, e quali trasformazioni sonore alchemiche sono
avvenute. |
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Ed è qui che ci siamo accorti che la vera musica
elettronica, ricercava i suoni cosmici delle origini. Le mie ricerche sui suoni preistorici, come le scelte sonore del musicista africano Gabin Dabiré, seguivano schemi e territori che alcuni tastieristi elettronici di estrazione colta, come Riccardo Sinigaglia, stavano percorrendo con la musica d’avanguardia contemporanea. In pratica : si poteva far convivere acustica ed elettronica ? Come dire, si può vivere nella natura con il computer in tasca ? Bene, ora, in questa fase nel 2005, a giudicare da dove e come scrivo : direi proprio di si. |
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Nel contesto ora mondiale, direi quasi globale, stanno
imperversando musiche dai suoni clonati e impostati. La gente mangia tutti
i giorni questi orribili suoni elettronici, senza rendersene conto, attraverso
la TV e le apparecchiature elettroniche in un contesto di un paesaggio
sonoro altamente inquinato, che ha alzato gravemente la nostra soglia
di ascolto. In mezzo a tutto ciò stiamo anche assistendo ad un
incredibile minestrone sonoro multietnico che rispecchia e crea l’attuale
rapporto tra le diverse culture del mondo. Così tamburi africani
dalla pelle di plastica, vengono abbinati a flautini campionati e miscelati
a suoni clonati di maracas….e non può certo mancare, mischiato
nel minestrone, o suonato anche da solo: il didjeridu o didgeridoo, megafono
alteratore vocale dei “poveri” aborigeni australiani. Questi
ultimi si sono visti letteralmente portar via il loro strumento tradizionale
per eccellenza, ed ora si può ascoltare il didjeridu, suonato dagli
europei ed americani, anche nelle pubblicità. Strumento considerato
dagli aborigeni “sacro”, e molto di più. Ora i negozi
di tutte le città del mondo vendono didjeridu, ma la maggioranza,
purtroppo, sono strumenti provenienti dall’Indonesia. Ma la beffa
è che uno strumento del genere, come un cibo, appartiene molto
di più, di ciò che pensiamo, all’ambiente da cui è
stato generato. |
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Premesse scritte dal futuro Alla ricerca del diapason cosmico e del calendario universale Alla fine degli anni 60 ho iniziato ad esplorare sistematicamente
le possibilità sonore dei differenti strumenti musicali etnici
del mondo. Mi sono accorto subito di maneggiare “cose pericolose”,
spesso oggetti delicati, ma capaci di generare suoni sottili o potenti,
in ogni caso sconvolgenti. |
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NOTA
Futuro Antico un titolo così suggestivo
Nel 1980, Walter Maioli dà il titolo Futuro Antico
alla composizione realizzata con Riccardo Sinigaglia e Gabin Dabiré.
Ed è dai tempi degli Aktuala, che Walter impiegava questo slogan.
Futuro Antico suoni dai primitivi all'elettronica Walter Maioli, Riccardo Sinigaglia La trama di questa musica si snoda in una strana dimensione
senza spazio ne tempo, richiama strati di coscienza non ordinari, curva
il tempo fino a far sovrapporre avveniristiche atmosfere elettroniche
con i primi suoni dell’uomo primitivo. Difficile descriverne il
contenuto e, proprio per questo, impossibile non accennare al metodo di
realizzazione e alla strumentazione usata. Dai primitivi all’elettronica:
dall’uso del più antico strumento musicale, comune a molte
culture primitive, chiamato”rombo volante” fino alle sofisticate
macchine elettroniche del nostro tempo (moog, sinthi EMS, eco computer)
e, tra questi due poli, una infinità di altri strumenti ed effetti
(flauti barocchi, doppi di canna, richiami degli Indios dell’Amazzonia,
suoni di bicchieri elaborati al nastro magnetico, osso d’aquila,
strumenti orientali). |
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Immagini a colori di Adriano Abbado Disegni degli
Aborigeni australiani, dei Taoisti, di Walter Maioli, Gabin Dabiré,
Riccardo Sinigaglia. - 1980 |
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INTONAZIONI ARCHETIPE Questo è un lavoro-ricerca sulle origini delle
intonazioni, sulle scale musicali, sugli intervalli cellule archetipe
costituite da poche note, e sul ritmo, anche ad estrema velocità. |
Una forte componente della musica di
Futuro Antico sta nella scelta dei suoni e delle multiple frequenze, che
è avvenuta anche seguendo la ricerca sulle sonorità fortemente
psicoacustiche e psichedeliche. Infatti i suoni psichedelici (cioè
che attivano la psiche) sono impiegati sin dalla preistoria, nello sciamanesimo
e nei culti misterici dell’antichità e poi parzialmente riscoperti,
soprattutto utilizzando apparecchiature elettroniche, ma anche strumenti
musicali etnici o nuovi strumenti, negli anni 50 e 60 dai movimenti artistici
che trasversalmente coinvolgevano e interrelavano diverse correnti culturali
musicali. Innanzitutto la musica classica contemporanea che sperimentava
in anteprima ogni genere di suoni e le possibilità dell’elettronica,
quindi il rock psichedelico, il jazz d’avanguardia, la musica dell’India
e quella dei nativi Americani, sino a giungere alle più avanzate
sperimentazioni come Futuro Antico ha rappresentato e rappresenta.. Da Futuro Antico nasce una musica, veramente avanti e innovativa, con brani musicali diversamente intonati seguendo intonazioni antiche e contemporanee, scomparse e non. Un campo di ricerca per plurintonazioni da applicare alla musica di un Villaggio Globale in cui convivono pluriculture. |
1
- African pink whale tuning
L’intonazione e la scala musicale di questo brano sono dettate dal balafon. Strumento misteriosamente intonato in modo diverso da regione a regione, su complessi idiomi e simboli sonori animali. Cercando connubi sonori e melodici con il balafon è risultato un felice abbinamento con fluttuanti flauti, strumento a soffio, richiami a frizione, ance e doppi strumenti ad ancia, da qui abbiamo dedicato il brano alle balene rosa africane. |
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2
- Royal Cubit
Da una straordinaria ricerca di Walter Maioli è emerso un probabile intonatore impiegato nell’antico Egitto; un tubo senza imboccatura ne buchi per le dita della lunghezza del cubito egizio reale (cm. 52,5) suonato come flauto obliquo. I cubiti sono argomento di grande studio da parte degli egittologi, dei matematici, degli architetti ma anche dei cultori di svariate e molteplici discipline che mettono in relazione le misure dei cubiti partendo dalle proporzioni delle piramidi, dell’architettura e dell’oggettistica egizia con le misure planetarie, stellari e anche con le unità di misura collegate ai fenomeni fisici più importanti dell’Universo. Quindi il bordone di base di questo brano, un RE crescente ( secondo
il LA intonato a 440 Hz.), è stato determinato dal suono fondamentale
del flauto tubo-cubito. Un suono che probabilmente fungeva da diapason,
in quanto in Egitto tutto era a misura di cubito, quindi anche la musica
doveva impiegare quest’unità di misura. |
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3
- Ektar on Plagiaulos on electronic
Un redivivo Etrusco che gira per Bobo- Dioulasso,
cittadina del BURKINA FASO, con in mano la carta di New York. Si domanda
cosa devo fare ? Dove devo andare? Forse sono arrivato. |
4
- Pan tuning
L’intonazione è data dal flauto di Pan,
l’intonatore per eccellenza dei mondi antichi, presso gli Etruschi,
i Greci, i Romani, i Celti, i Cinesi, e nelle Americhe, eccetto in Egitto
e in Mesopotamia Qui una traduzione in Etrusco dal Greco Eolico – sec. VII-VI a.
C - di un canto d’amore d’ispirazione saffica - Prof. Francesco
Menghini come pure la trascrizione in Etrusco . |
La
Luna e le Stelle |
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Pulum-al
shleleth tiures mulakes Thui na turun an flere arkequi Ic ame vesishte etnam Ati feri frast matam Helu hinthch celuthi-c |
Le stelle insieme alla luna bella ora non danno a lei nobile splendore come (quando) è ottima (piena) ancora molto porta lume sopra la terra e sotto il cielo |
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5
- Etruscan blue intonation
Il plagiaulos soprano, ricostruito su modello tratto dagli altorilievi Etruschi ( del tutto simile al plagiaulos del brano n.3 ma soprano, invece che tenore), qui impiegato, determina l’intonazione e la scala musicale che procede a semitoni un po’ calanti, contenente la nota “blue”, un archetipo delle musiche dell’antichità e delle culture primitive, tra cui il canto africano da cui il blues deriva. Un connubio tra Etruschi e Africa. |
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6
- High speed - Alta velocità
In questo brano alla ricerca della maggior velocità
ritmica e melodica raggiungibile si rivela uno straordinario virtuosismo
utilizzando particolari strumenti come la kalimba, i doppi flauti e le
tastiere elettroniche. Ai suoni elettronici che vorticosamente rotolano
si sommano i suoni della kalimba che a pari velocità creano un
tappeto sonoro su cui i doppi flauti, che danno l’intonazione, manifestano
virtuosistiche triplofonie simili a quelle prodotte dalla siringe degli
uccelli canori costituita da due tubi in grado di generare due suoni che
danno vita al terzo suono. |
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7
- Arte nelle Stelle
registrazione del 1980 Gli strumenti sono un flauto obliquo egizio filtrato
elettronicamente con riverberi ed echi, un armonica a bocca bassa, la
kalimba, una tastiera Farfisa e sintetizzatori elettronici. Note di Walter Maioli sul flauto obliquo filtrato elettronicamente Testo, commento ai brani ed elaborazione foto di Walter
Maioli |
La scelta del campanello |
Partecipanti e amici alla seduta di registrazione di Futuro Antico effettuata in terra etrusca nel settembre 2005 , da sinistra : Ivan, Gabin, Egidio Fufluns sacerdote Etrusco, Lilli, Nirodh, Abhikja, Luce , Walter, Riccardo di spalle. |
FUTURO
ANTICO CD
La copertina e
le immagini |
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Nel 1980 alla nascita di Futuro Antico
come gruppo ( anche se Walter Maioli bazzicava già intorno al concetto
nei primi anni 70, collaborando con Mino di Martino e Terra che costituivano
l’Albergo Intergalattico Spaziale) le immagini impiegate vedevano
schemi elettronici sovrapposti a raffigurazioni di sagome di strumenti
musicali, l’esatta fusione che si verificava nella musica del gruppo
che impiegava apparecchiature elettroniche in combinazione con strumenti
musicali primitivi. Mandala sonori composti dalla forma stessa degli schemi
elettronici e degli oggetti naturali, primi strumenti musicali, che sono
tubi, coni, piastre, sfere e spirali.
Le apparecchiature elettroniche impiegate da Riccardo
Sinigaglia negli anni 80 avevano ancora una forte ed ingombrante estetica
piena di richiami e simbolismi. Sintetizzatori che sembravano quadranti
sino ad allora visti solo nei film di fantascienza, registratori con gigantesche
bobine roteanti, il tutto in una sovrapposizione di filtri con una miriade
di cavi connessi a centraline e ripartitori, in pratica una piccola jungla
elettronica di liane piezoelettriche. Riccardo per ricordare le connessioni
giustamente riportava il tutto in disegni stilizzati simili a graffiti
preistorici.
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I
SIMBOLI
Il marchio scelto nel 1980 per rappresentare il gruppo è stata la spirale caratteristica del tantrismo nepalese. Un omaggio a Kathmandu , la magica città dove nel 1977 si sono conosciuti Walter Maioli e Gabin Dabiré Ognuno ha firmato con il proprio psicogramma, ideogramma simbolico. |
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Walter Maioli | Riccardo Sinigaglia | Gabin Dabirè |
Arte
nelle stelle
La forte componente che caratterizza la sintonia artistica
di Futuro Antico, l’ispirazione che conduce la parte destra del
cervello durante le improvvisazioni su schemi sonoro-musicali archetipi,
è la visione della notte stellata, il contatto con il cosmo, quel
qualcosa che tiene, ed ha anche concorso a portare gli uomini diritti,
eretti, con la testa inclinata in su a guardare l’infinità
del cielo. |
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La musica può essere un aiuto per la liberazione di
se stessi oppure una gabbia che imprigiona nelle regole della società. L'effetto della musica e dei suoni sulla psiche è molto potente e analizzando gli elementi linguistici di cui è costituita si può facilmente constatare a cosa porta. Per questo non è neutrale usare una scala o un ritmo piuttosto che un'altro. La nostra società meccanizzata e spersonalizzata non può che produrre la povera musica commerciale che impera e colonizza l'intero pianeta. Per esempio l'uso dell'onnipresente giro armonico di DO, sempre uguale a se stesso che con poche varianti caratterizza la quasi totalità della musica commerciale unito al ritmo in quattro quarti realizzato col famigerato click in cuffia rende anche le esecuzioni umane meccaniche. Questo contribuisce a tenere la gente in un limbo ebete, che non ha nulla a che fare con la vera trance e con la visione di dimensioni diverse. Se analizziamo le musiche delle culture tradizionali in via di estinzione vediamo che i ritmi sono vari e che sopratutto respirano naturalmente, il tempo è come un elastico, rallenta e accellera lievemente. La base armonica è modale, e questo da la sensazione di un profondo contatto con la terra e la libertà di usare la melodia in modo libero, con mille variazioni microtonali che escono dalla artificialità della scala temperata. Noi cerchiamo di non perdere questi aspetti, anche se ad un'ascoltatore non abituato potrà sembrare che il ritmo sia imperfetto o che certe note siano stonate in realtà è propio lì che si trova il valore principale della nostra musica. La tecnologia è uno strumento, in sè è neutra e può essere usata per scopi positivi o negativi. Noi cerchiamo di usare le possibilità che ci offre per arricchire il nostro linguaggio. Purtroppo quando sento la maggior parte delle musiche etniche contaminate dall'occidente sento un involgarimento del suono terribile. Per questo penso che sia importante portare avanti il nostro concetto di "Futuro Antico". Riccardo Sinigaglia |
L'incontro
con l'ideologo galattico Ed è appunto per questa sintonia stellare che nel 1980 Walter e Gabin incontrano Adriano Abbado, amico di Riccardo. Nasce una collaborazione e una profonda amicizia che sottilmente continua tuttora. Adriano allora si occupava in anteprima di fotografie elaborate e proiezioni luminose, e qui dovete chiedere a lui le tecniche che impiegava, perché la sua stravaganza tecnico spirituale lo caratterizzava già fortemente. Tuttora lavora con le immagini e i suoni digitali, proiezioni luminose e audiovisivi. E’ un ideologo futurista (leggi testo scritto da lui per la presentazione di F.A.). Sua l’immagine scelta per la copertina del CD FUTURO ANTICO |
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